venerdì 20 maggio 2011

La Gloriosa Repubblica di Grado

Domenica 22 maggio 2011
ore 11.00
presso il prestigioso Hotel Fonzari - Sala Conferenze
Grado (GO) -  piazza Biagio Marin

La S.V. è invitata alla presentazione del libro
La Gloriosa Repubblica di Grado
Opera buffa in due atti

di Guido La Raja Loredana Marano Ciro Toso
Ed. Albatros

Presenterà il prof. Mauro Travanut in un dialogo  aperto ai partecipanti

La Gloriosa Repubblica di Grado di Guido La Raja, Loredana Marano, Ciro Toso - Albatros Edizioni: un libro che fa satira politica in modo frizzante, fa riflettere sorridendo ed è un invito a rimettersi nel vivo della società. Da cittadini. La vicenda, che è calata nel variegato mondo di Grado, ripercorre, in un'ambientazione fantastica,  gli errori di ogni democrazia fino al riscatto finale. 
ore 12.00
Presentazione dell’Associazione AteV
Ore 12.30 
Bicchierata nella sala-ristorante (7° piano) - Vini Luisa
con accompagnamento del famoso trio musicale Frizzi-Comini-Tonazzi, che si esibisce a titolo di amicizia per l’AteV

Ore 13.00
Pranzo[1] a menu per chi si ferma € 32.00
Sala-ristorante ALTO GRADIMENTO (7° piano)  ricco buffet carne/pesce/verdure - pasta/riso - dolce/salato





[1] Siete pregati di prenotare il pranzo per esigenze di organizzazione: telefonare a 335/5392029 o 333/3172894

mercoledì 4 maggio 2011

LA GLORIOSA REPUBBLICA DI GRADO

Domenica 22 maggio 2011, alle ore 11.00, presso l'Hotel Fonzari di Grado, verrà presentato il libro di
Guido La Raja - Loredana Marano - Ciro Toso
LA GLORIOSA REPUBBLICA DI GRADO


seguirà programma più dettagliato.....
le copie del libro sono già disponibili

Presentazione dell'Associazione AteV

Hotel Fonzari - 22 Maggio 2011 - ore 11 - Vi aspettiamo numerosi

domenica 27 marzo 2011

Ragionamenti per il futuro di Grado - Guido La Raja

Premesso che l' AteV e'per statuto una associazione culturale , apartitica e senza scopi di lucro,farei notare che i politici non dovrebbero  chiedersi  se costruire alberghi a cinque stelle o condomini  ma piuttosto  dovrebbero creare le condizioni essenziali per richiamare il turismo, condizioni che si possono riassumere nei seguenti punti:
1) Terme : penso spesso alle piscine termali di altri paesi , funzionanti  tutto l'anno, con la vasca anche all'aperto, l’ acqua riscaldata d'inverno ,cosi' anziche' andare noi a fare il bagno a Villaco  verrebbero gli austriaci a fare il bagno di acqua di mare calda a Grado !(a questo discorso si collega un indotto di grandi proporzioni).
2) Sport e svaghi : siamo veramente carenti, si potrebbe creare un maneggio, c'e' molto da fare per la nautica da diporto, il nuoto  ma  anche per lo svago: un'arena , un cinema all'aperto, locali da ballo , spettacoli.... senza scordare i marciapiedi e strade da asfaltare... la pineta e Citta'Giardino c'e' molto da rimettere a posto!
3)Servono il verde e i giochi per bambini , gli spazi per il relax..
4)E’ auspicabile una cosa che dovra' offrire tutta la cittadinanza ai turisti: attenzioni e gentilezza!I turisti sono il vero partimonio dell'isola oltre alle bellezze naturali del luogo e al paesaggio.-
5)Solo attuando quanto espresso in questa breve sintesi,  potra' aumentare la domanda dei turisti e saranno loro stessi a determinare se serviranno alberghi o condomini  o , e mi permetto di aggiungere ,Bed&brekfast, insomma la domanda crea posti letto ,i posti letto non creano turismo ma rischio d’inflazione immobiliare!
Auguro alla nuova amministrazione buon lavoro e spero che qualcuno si ricordi di questi consigli.*

*L'articolo è uscito sulla stampa locale.

mercoledì 16 marzo 2011

Mappe di Grado




Grado case alberghi storia e marketing.

Correva l'anno 1955 , si costruiva in Argine dei Moreri , ricordo ancora l'impresa Castellan che fece tante casette , quadrifamiliari  e bifamiliari ma ognuna con il suo giardino , il suo ampio garage e terrazza , (oggi ancora visibili argine dei Moreri/Via Vespucci) Grado iniziava una crescita di turismo (non chiameri cemento queste casette ed esclusione del grattacielo Martini e pochi casi avuti pochi anni dopo) ) e alloggi .-
Dieci anni dopo veniva ultimata anche la citta' Giardino (le 9 case della vera citta' Giardino prog.Ing Ciccinelli non le definirei ancora cemento, c'era e c'e' il verde i pargheggi gli spazi ecc)e si stava per terminare la Pineta (qui i primi grattacieli firmati Ing Torossi, e altri)
Anni 70' iniziano a sparire alberghi trasformati in appartamenti , ed inizia il calo degli alberghi, ricordo ad es. Villa Grado , La Salute ecc. nel contempo prende piede la cementificazione, l'Astoria Viene completamente ristrutturato dall'Imp.Presotto di Pn,alcuni nuovi alberghi vengono avviati , Argentina e altri in pineta (tristemente famosa impresa Tarlao ).- (non ho citato la Schiusa  ,che di perse' ha non pochi difetti, essendo un'area al 100%residenziale e poco commerciale ,almeno nelle aspettative iniziali.-
Erano anni in cui i richiami dei turtisti erano dovuti a :paesaggio, terme e voglia di vivere( c'erano anche diversi locali da ballo , spettacoli importanti al Parco delle Rose , cinema , caffe' con musica dal vivo ecc.
Grado comincio' allora a diventare solo un Business per investitori ,costruttori, ingegneri ,geometri ,idraulici ecc.
I risultati di queste operazioni furono gli squallori di citta' Giardino (cio' che fu costruito dopo le 9 case azzurre, verso est) di via Carducci , e ora anche di grattacieli vari , sopraelevazioni create con leggi anticostituzionali ecc.per arrivare alle ultime novita' di :villaggio Zamparini e Grado 3 (Sacca)con circa 700.000 mc di cementificazione e aumento del 20% dei posti letto da oggi a domani. Operazioni caparbie e a grande rischio di inflazione immobiliare se sembra che i posti letto attuali (circa 50.000) vengano occupati al 60% in tre mesi all'anno e al 20 % nei restanti 9 mesi!!
Percontro Grado non progredisce ancora col discorso Terme , svaghi, spettacoli, verde, nautica  ecc che sarebbero un volano fondamentale per far crescere la domanda turistica , ma crea posti letto in attesa che ....si riempiano!!! ( creiamo posti letto che tanto prima o poi arrivara' qualcuno!) ( quanti albergatori hanno costruito il "cappotto" di rivestimento con recupero fiscale  del 55%??Questo significherebbe spingere nella direzione di stagione allungata e maggior lavoro per tutti !! Ma chi lon fa??Quasi nessuno!)
Diatriba aggiunta e creata ad hoc e' quella degli alberghi (oggi 4500 posti letto contro 9000 di una quindicina di anni fa') o condomini , se venissero create le condizioni citate Terme (aperte 12 mesi all'anno con piscina anche all'aperto di acqua di mare riscaldata) e svaghi,verde sport,spettacoli ecc allora ci sarebbe una selezione piu' che naturale tra alberghi e case dettata dalla domanda (e' la domanda che decide e non l'offerta) ecco perche' il problema non esiste , e' un problema inventato dagli operatori .A questo punto pero' , facendo notare che il turismo e' sensibilmente cambiato negli ultimi anni ( soggiorno medio di 20'anni fa era 3 settimane ,  dieci anni fa era 10 gg e oggi il soggiorno medio e' di 4-5 gg) mi sentirei di consigliare i Bed& Brekfast  (che sono una via di mezzo tra alberghi e case)e pacchetti terme/fitness per soggiorni brevi (l'ingresso spiaggia non lo farei pagare!).- Il discorso Bed&Brekfast aiuterebbe anche ad abbassare il prezzo medio di soggiorno alberghiero( riprendentoci una parte del turismo finito in Croazia) e a dare una resa migliore agli investitori.-A Grado c'e' un'altro problema inventato ad Hoc ed e' la forza lavoro, secondo i fans degli alberghi questi creano lavoro ( impiegati,camerieri, pulizie cuochi ecc)mentre le seconde case no ( e invece questi turisti sono quelli che vanno in ristorante o a mangiare una pizza ma vanno anche il lavanderia, dal verduraio, chiamano l'idraulico quando serve  ecc. ecc.).
Ne deriva che il lavoro derivante cambia pochissimo che venga da  alberghi  o  seconde case o meglio ancora a Bed &Brekfast.- !!
Sperando di aver contribuito a smitizzare concetti errati e di parte
Guido La Raja
Presidente AteV Grado

lunedì 14 marzo 2011

Le terme di Grado - Mauro Bigot - articolo pubblicato dal "Messaggero Veneto"

Le recenti presentazioni gradesi (progetto di fattibilità delle nuove terme e progetto Sacca) hanno in parte colmato un vuoto di conoscenza prolungatosi troppo a lungo. E’ stata solo un’infarinatura, ma si dà ora la possibilità alle forze politiche, che tra breve si contenderanno il Comune di Grado,  di produrre uno sforzo programmatico per chiarire le proprie posizioni di fronte ad un progettato futuro di Grado. Finora si è parlato solo di candidati, è tempo di cose più serie. Si vota su programmi: talvolta ci si dimentica che la sostanza va ben oltre la forma e bisognerebbe anche ricordare che non si sceglie soltanto un sindaco, ma, appunto, un progetto politico.
Una delle prime incombenze che dovrà affrontare la prossima amministrazione comunale riguarda il compito, molto delicato, di delineare il percorso della commissione esaminatrice dei progetti per le nuove terme. Regole di carattere tecnico (e ovviamente politico) e criteri di valutazione; composizione e curricula dei membri della commissione stessa: spetta al Comune farsene carico.
Molte sono le perplessità emerse dall’esposizione del piano di fattibilità. Lo schema di massima è molto generico; le presenze stimate sono poco più di un’ipotesi; la suddivisione del comparto concedibile in impianti termali, congressuali e alberghieri è del tutto e solo indicativa. Già si temeva fin dall’inizio che molte scelte sarebbero state ribaltate al privato imprenditore, oggi c’è la conferma che al settore pubblico non interessa alcunchè del progetto e tutto è demandato ai capricci del privato (e c’è anche chi teme un unico partecipante con un progetto in cui grande sia l’albergo e piccole le terme).
Ecco dunque che la commissione diventa fondamentale per non precipitare in disastri che potrebbero durare un’intera generazione, dato che alle nuove terme si dà una valenza sostanziale per il rinnovo del comparto turistico gradese ed il suo allargamento stagionale. Sarebbe bene insomma che le forze politiche facessero uno sforzo per delineare almeno alcuni punti fondamentali.
Un suggerimento potrebbe essere quello di considerare il progetto termale (le terme cosidette ludiche e indirizzate al wellness) come prioritario rispetto a tutto il resto. La qualità e la diversità dei singoli comparti ludici (piscine, saune, zone relax, palestre, aree sportive etc.), non disgiunta da un’architettura unica e di altissimo livello, devono essere parametrate alle massime realizzazioni finora conosciute (e che non risultano essere ricordate nel piano di fattibilità). Non ci si può accontentare insomma di una piscinetta e di un po’ di vapore.
Il secondo punto riguarda le terme cosidette storiche e curative che non potranno essere considerate un minus rispetto alle precedenti poiché Grado fonda gran parte della sua immagine sulla storicità delle sue terme curative. Anche in questo caso non ci potranno essere vie di mezzo e la previsione degli aspetti curativi dovrà essere ampia superando l’attuale diversificazione (per altro assai modesta), migliorandola ed ampliandola. In tale contesto la riattivazione di un settore sabbiature di alto livello costituisce un altro elemento discriminante.
All’opposto di quanto sottolineato finora, la previsione dell’ albergo  dovrà piuttosto concentrarsi “al ribasso” cioè su una struttura inferiore al numero di camere. Se solo facciamo mente locale alle dimensioni e alle volumetrie dell’ albergo previsto dal piano di fattibilità viene da preoccuparsi non poco: la previsione di 160 camere può agevolmente essere parametrata alle 60 camere dell’Hotel Astoria. Si prospetterebbe dunque un volume quasi triplo su un’area che a prima occhiata non sembrerebbe sufficiente ad ospitarlo (parliamo dell’area tennis e dell’ex piscina Italia).  Un possibile mostro che va sicuramente ridimensionato.
Per quanto concerne il previsto parcheggio (fino a 1000 posti auto), una preferenza dovrebbe essere accordata a quel progetto che vincola i posti auto agli utenti delle terme (previsione scandalosamente mancata dal Piano di Fattibilità) e non a quello che ne preveda la cessione (se pur con il vincolo novantanovennale).
Infine non va dimenticata l’area verde. Un progetto che dovesse ampliare le aree a verde in modo complesso sarebbe sicuramente migliore e preferibile ad un progetto che preveda la semina di un po’ di erba e la messa a dimora di qualche pino marittimo.
Sui progetti Sacca e Zamparini mi riprometto di ritornare, non essendoci oggi lo spazio per tutto.
Mauro Bigot
già presidente Git - Grado

Grado - Italy

lunedì 21 febbraio 2011