mercoledì 13 agosto 2014

Premiazioni opere in esposizione

La Commissione formata da Loredana Marano, Vincenzo Munaro, Vittorio Sutto ha assegnato i seguenti premi:
1° Premio  Beatrice Mancusi
Il dipinto ‘Vele’ si distingue per una tensione compositiva robusta e si osserva la continuità nella sperimentazione.
Colori vivi, presenti e mediati.








2° Premio Diana Degrassi
‘Croce’ è composizione costituita da un equilibrio determinato senza ripensamenti. Il senso del messaggio diretto ci consegna un soggetto preciso e drammatico nella sua logicità.
3° Premio Maria Smania
‘Paese’ si distingue per freschezza e immediatezza, disegna e pittura con una sensibilità e un’intuizione senza ripensamenti, evidenziando una tecnica decisa.




SEGNALAZIONI 
Sensibilità, semplificazione e originalità caratterizzano un risultato di insieme, che la Giuria ha apprezzato per queste peculiarità. Pari merito.

Ester Sallai - Ritratto di Luca










Patrizia Messore (Rezja la pitturante) - Naïf









Eleonora Orso - Batik

Premiazioni Poesia 2014

La Commissione formata da Loredana Marano, Gianni Mazzei, Vittorio Sutto ha assegnato i seguenti premi:
1^ classificata: Adolescente estate - Giorgia Vecchies
La composizione respira  e registra, in un ritmo di grande intensità musicale, le paure e le ansie giovanili di un primo amore. L’uso sapiente degli aggettivi calibra i momenti di un amore, nato e finito, ma come avviene nella curiosità e ricerca della vita, sempre rinnovabile, con altra estate interiore, il verde è in agguato per altre esperienze.
ADOLESCENTE ESTATE
Erba tagliata, quasi fieno. Secco
afrodisiaco ricordo di adolescenti baci di campo
che rotolavano impauriti sul grano.
L’estate ci era scoppiata addosso,
l’estate bruciava i minuti
tra i nostri baci, infiniti
slanci e paure e nuvole
sopra di noi, tra cielo e grano.
Il verde si è perduto,
bruciato dai tuoi baci, ma,,,
l’estate, ancora, divampa.
2^ classificata: Lascia - Irene Guagno
Immagini arabescate, di grande impatto emotivo  e finezza: sono  gli occhi la trama, novella tela, che registrano gli scompensi del giorno, le attese, le lacrime, ma anche i sottili bagliori che giungono al cuore e alla mente. E ognuno, come novella Penelope, sa modulare tempi e ritmi, pazientando, in attesa del pieno momento, quello del kairos, dopo l’astinenza che il tempo chiede.
LASCIA 
che i filamenti del giorno
ti accarezzino gli occhi
lascia
Il chiarore risvegliarsi
Sii felice
delle lacrime
nella cucitura delle ciglia
Tùrbati e pazienta
per quanto gravi
e per quanto duri
l' astinenza.
3^ classificata: Ode al papavero – Maria Grazia Mongiello
La poesia confronta, in un dittico interiore atemporale, due momenti dell’animo: quando si era liberi e la poesia sgorgava ebbra di aria e spazio e quando la ristrettezza dei tempi e del cuore la vedono intristire, quasi erba scolorata e smorta.
Eppure, quel rosso sangue del papavero, nella sua ebbrezza impalpabile, sa mantenere speranza e, cocciuto, si fa strada anche in un muro screpolato, per ribadire il suo diritto alla fiaba e all’amore.
ODE AL PAPAVERO
Con timido ardire
effimera fiorescenza
dal nudo cemento
e il freddo grigio
fiero t'insinuasti.
Baciato dalla luce
che ti diede i natali
sul tremolante gambo
arrossisti d'amore
cullato dal vento.
Ancora sussurrerai
le note d'un canto antico
e la dolce poesia ricordo
d'un fertile campo
ove un dì fosti libero.